Osservare, ascoltare o coinvolgere gli utenti attuali, futuri o potenziali, sono attività molto importanti nella progettazione (e nella ri-progettazione) di prodotti e servizi innovativi. Permettono infatti di cogliere punti di vista e comportamenti non immediatamente evidenti, e di risolvere problematiche d’uso processive o legate a interfacce poco funzionali. Tali approcci sono alla base della cosiddetta Open Innovation: se “non tutte le persone intelligenti lavorano per te” (come messo in evidenza da Henry Chesbrough, di IBM, nel 2003), può essere utile rivolgere lo sguardo all’esterno dell’azienda.
Kanso ha maturato, nel corso degli anni, una grande esperienza nell’applicazione di diverse metodologie di innovazione dal basso:
- Customer Journey – rilettura del rapporto tra cliente e azienda a partire dall’analisi della successione dei “punti di contatto”
- Co-design (progettazione partecipata) – raccolta di input da parte degli stakeholder di iniziative specifiche (opportunamente suddivisi in “tavoli”), nell’ambito di sessioni d’aula formativo-progettuali
- Crowdsourcing ed Hackathon – raccolta sistematica di semi-lavorati, deliverable e prodotti finiti, da una platea di tecnici o professionisti (spesso giovani) individuati attraverso piattaforme online, cui viene assegnato un problema da risolvere ed un lasso di tempo in cui produrre una soluzione; spesso prevedono premi o riconoscimenti per i “vincitori”
- Interviste – redazione e somministrazione di interviste strutturate e non su target specifici, raccolta dell’output dai partecipanti, reporting e sense making